La Costa Concordia risollevata

La Costa Concordia risollevata

Abbiamo assistito allo straordinario successo della rotazione del relitto della Costa Concordia. Quanto accaduto è stato giustamente celebrato come un successo dell’Italia ed una dimostrazione delle capacità tecnologiche del nostro Paese. 

Tutto vero. Ma riteniamo importante sottolineare che il risultato è frutto di un rigoroso modello di “project management” applicato da un gruppo di persone, selezionate per le loro competenze, e non per amicizia e convenienza. Quindi le competenze sono state il vero fattore di successo.

Tra le competenze chiave c’è stata la capacità del prefetto Franco Gabrielli di “fare squadra”. Il “team working” è uno degli elementi decisivi per raggiungere risultati positivi nelle organizzazioni ed è alla base della filosofia aziendale della Micoperi, l’azienda italiana che fa parte del consorzio che ha realizzato la rotazione della Costa Concordia.

Costa Concordia: i preparativi del raddrizzamento

Costa Concordia: i preparativi del raddrizzamento

«La cultura Micoperi – è scritto nella loro presentazione – è immediatamente visibile ed evidente attraverso la sua organizzazione piatta e l’approccio diretto. Il suo personale e gli equipaggi hanno le competenze e l’esperienza per intraprendere ogni operazione in mare aperto in modo efficace, grazie alla chiara comprensione della necessità di professionalità e sicurezza. Questa cultura si irradia in tutta l’organizzazione: dal dipartimento di Ingegneria che esegue analisi, calcoli, disegni e specifiche, fino a quello di “project management” che cura la pianificazione e l’organizzazione del lavoro in mare aperto per l’esecuzione del programma. Questo fattore distintivo ha come esito la focalizzazione sul risultato con  il completamento del compito nel giusto tempo, all’interno del budget e con zero incidenti».

 Il risultato, quindi, non è frutto di improvvisazione ma di una strategia chiara e indirizzata alla valorizzazione delle risorse umane, quale vero fattore di competitività.

 

E’ stata quindi compiuta una grande impresa, come grandi sono le imprese che ogni giorno centinaia di aziende realizzano creando team di successo basati sul merito. Questo esempio è importante che venga seguito anche per la scelta del cantiere navale che si occuperà dello smantellamento. L’auspicio è che questa cada su Palermo. Non per campanilismo, ma perché i cantieri navali del capoluogo siciliano hanno i requisiti per meritarlo.

Il cantiere navale di Palermo

Il cantiere navale di Palermo

Esistono attrezzature e tecnologie adatte alle dimensioni della sfida, che non sono presenti in altri cantieri e operai, sia Fincantieri, sia dell’indotto, altamente qualificati. Notevoli sono stati gli investimenti in formazione che sono stati fatti negli ultimi anni. Formazione continua dunque, che ha coperto le aree della sicurezza, come delle tecnologie di processo.

L’avvio della commessa, che attende le decisioni della politica, non coglierà il sistema delle imprese di Palermo impreparato e certamente ci saranno nuovi investimenti in formazione per confermare nel tempo la competitività del sistema industriale siciliano, che ha puntato sulla qualità delle risorse umane.

Una veduta generale della Costa Concordia fotografata dopo la rotazione dall'elicottero della Polizia di Stato, Isola del Giglio, 17 settembre 2013.

Una veduta generale della Costa Concordia fotografata dopo la rotazione dall’elicottero della Polizia di Stato, Isola del Giglio, 17 settembre 2013.