qualità01Come si fa a capire il vero significato del termine “qualità”? Le organizzazioni che lo hanno capito, sono quelle che crescono.

Il termine Qualità lo si ritrova negli ambiti più disparati, con significati completamente differenti tra loro e per scopi diversissimi. Robert Maynard Pirsig, filosofo e scrittore statunitense, sosteneva che: «Definire la qualità in termini oggettivi, non è affatto facile mentre facile è rilevarne la mancanza: quando manca la qualità, infatti, ce ne accorgiamo subito!».

La Qualità può essere intesa come una caratteristica, ad esempio la conformità alle specifiche tecniche, o come valore, tipo l’adeguatezza all’uso. È un concetto relativo e, come tale, si compone di una parte fortemente oggettiva, tipo gli aspetti tecnici che devono soddisfare le specifiche del cliente, ma anche di una parte assolutamente soggettiva, ciò che deve assecondare le aspettative e i suoi desideri.

La qualità per il prodotto

La qualità è quindi il rapporto tra una realizzazione e un’attesa, perché esprime il livello di corrispondenza tra le aspettative del cliente e il prodotto offerto. Più le aspettative sul prodotto ed il prodotto stesso si sovrappongono, più questi saranno giudicati prodotti “di qualità”. La percezione della qualità è, inoltre, multidimensionale nel senso che può dipendere dalla natura del prodotto, dal contesto di riferimento, dalle aspettative, dalla sua percezione, che è basata sulle conoscenze specifiche del prodotto, sui convincimenti, sui valori, sulle emozioni, sulle informazioni raccolte attraverso la pubblicità i media, gli amici. E ancora, dai bisogni al momento della valutazione o, dal punto di vista di chi valuta, la qualità è uguale a design, alle sensazioni comunicate dal prodotto, all’affidabilità. Ad esempio la qualità è rapportata al prezzo pagato per il prodotto o servizio che sia.

La qualità per un’organizzazione

Per un’organizzazione, invece, la qualità equivale alla conformità ai requisiti più un costo (costi di prevenzione, costi per controlli, costi dovuti a prodotti difettosi, costi per la gestione della garanzia, ecc). In sintesi la qualità è uno strumento di organizzazione, il punto di incontro di varie esigenze e, come tale, può offrire solo le linee guida da seguire per rivedere il modo di lavorare e gli strumenti per affrontare i problemi quotidiani. Per tale motivo nascono e si sviluppano norme quali le Iso 9001 e altre norme specifiche di settore, per trovare soluzioni ottimali a problemi che si ripetono, e per cercare di ottenere il grado ottimale di ordine in un dato contesto, attraverso l’applicazione di standard, di metodi comuni di lavoro, di specifiche tecniche approvate da un organismo riconosciuto, che si adottano su base volontaria e riconosciute a livello nazionale, europeo, internazionale.

I quattro passi per poter dire di fare veramente qualità in azienda sono:

  1. Conoscere le aspettative dei clienti
  2. Trasformare le aspettative in specifiche tecniche di prodotto o servizio
  3. Organizzarsi sia dal punto di vista delle persone che delle tecnologie per mantenere sempre lo standard scelto
  4. Attivare processi di ascolto costante del mercato per innescare il circolo virtuoso del miglioramento continuo.

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