Tutte le aziende vivono e crescono in base alle proprie competenze interne. Le aziende che hanno più competenze e, magari, anche caratterizzanti (le competenze distintive) sono quelle che hanno i migliori risultati economico finanziari.

In qualche modo, è possibile stabilire quanto costi la formazione per dare all’organizzazione le competenze desiderate, ma l’imprenditore ed il decisore, si sono mai chiesti quale sia il costo di non fare la formazione? In altre parole: il costo della “ignoranza”.

In azienda, ricoprire un ruolo, senza essere in possesso di quelle che possono essere definite come competenze basilari, rappresenta sicuramente la peggiore delle situazione che si può prospettare all’orizzonte per la propria impresa.

Questo in quanto la mancata capacità di prendere delle decisioni o di svolgere perfettamente ed in autonomia dei compiti, perchè la persona non sa cosa fare e perchè, comporta una perdita costante, una emorragia, per la propria impresa.
Stesso discorso nel momento in cui si assume del personale che non possiede quella conoscenza necessaria per svolgere determinati compiti, rendendo la situazione tutt’altro che semplice e piacevole da affrontare.

Il costo della “ignoranza” è quindi spesso invisibile, ma diffuso, costante e continuo.

E’ come avere un piccolo buco nella propria botte che disperde costantemente buona parte del vino che produciamo.

John M. Capozzi è divenuto celebre per una frase molto significativa che permette di capire quanto l’ignoranza possa essere dannosa per la propria situazione lavorativa.
In questo caso Capozzi ha semplicemente detto che “Se pensi che l’educazione sia costosa, aspetta e vedrai quanto ti costerà la tua ignoranza”.

Ma cosa significa questo?
Risparmiare 2.000 euro di formazione è una scelta imprenditoriale opportuna, se poi si è costretti a rilavorazioni o ritardi di consegna che costano decine di migliaia di euro?

Altro genere di problematica che riguarda il “costo dell’ignoranza” è rappresentato dalle competenze nella selezione delle risorse umane.
Spesso si commettono errori nel valutare attentamente il CV di un candidato, facendosi incantare da titoli ed attestati ai quali non corrispondono reali competenze spendibili in azienda.

Avere delle informazioni giuste al momento giusto, ovvero sapere realmente quali siano le competenze da valorizzare in un determinato settore, rappresenta la scelta ideale in quanto solo in questo modo è possibile riuscire a competere sul mercato non in base al basso prezzo, ma all’alto valore delle proprie forniture.

La “ignoranza” e il decision making

Saper prendere le giuste decisioni per evitare che un problema, sia conosciuto che improvviso, possa fare enormi danni, rappresenta un comportamento assolutamente fondamentale.
I problemi devono essere necessariamente risolti tempestivamente, in quanto il costo di una scelta errata o ritardata potrebbe portare gravi perdite economiche per l’azienda.

E come farlo se la persona che deve prendere la decisione, non ha le informazioni necessarie o le competenze per valutarle correttamente?

Quindi, gentili manager ed imprenditori, prima di chiedervi quanto vi costa fare la formazione, chiedetevi quanto vi costa e vi costerà non farla!

Se sei interessato all’argomento e voi saperne di più