La strategia è la indispensabile base per il successo delle aziende.

I venti della globalizzazione hanno imposto scenari in continuo mutamento, con un altissimo livello di concorrenza, rapida obsolescenza dei prodotti e domanda con tendenze in repentina evoluzione. In questo, contesto effettuare una programmazione che esuli dal breve periodo può rivelarsi quanto mai ostico. Allo stesso tempo, sono proprio le imprese che riescono ad imporre una solida programmazione sul medio – lungo periodo (procurandosi le risorse necessarie) a restare durevolmente sul mercato e ottenere profitti significativi.
Analizzare gli scenari presenti e futuri nei dettagli, tracciando con massima perizia la via sulla quale incamminarsi, è ormai un fattore chiave di sopravvivenza, sia per le realtà più consolidate che per le startup di qualsiasi settore. Decidere prima dove andare e poi partire nel marketing, che prevede investimenti iniziali con ritorni futuri talvolta difficilmente stimabili, risulta ancor più essenziale.

Nel processo di sviluppo di un piano di marketing strategico vanno definiti innanzitutto gli scopi dell’azienda, gli imperativi finanziari e altri obiettivi correlati alla performance che ogni singola area organizzativa deve raggiungere, perché risulti profittevole per tutti gli stakeholder coinvolti. In questa fase è cruciale che gli obbiettivi prefissi non rappresentino unicamente i desideri del top management, bensì riflettano la realtà del mercato.
Opportunità e minacce devono essere attentamente esaminate, vagliando le capacità e le tempistiche di risposta dell’impresa, alla luce delle risorse finanziarie disponibili e delle competenze distintive maturate.

Pianificazione e strategia

Di seguito, vi formiamo una panoramica delle principali azioni da intraprendere per un’impresa che intenda concentrarsi su una corretta pianificazione.

1) Sviluppare un piano strategico ben organizzato, che dovrà indubbiamente articolare alcuni elementi salienti:

– il prodotto / servizio di punta, il suo mercato di sbocco e le tecnologie / skills vitali per distribuirlo;

– gli obbiettivi irrinunciabili dell’azienda (crescita nel lungo periodo, rapida profittabilità, stabilità, sopravvivenza);

– filosofia comportamentale, cioè comportamenti e procedure che guideranno l’organizzazione nel perseguimento di tali obbiettivi.

Non va dimenticato di implementare possibili opzioni alternative nel caso in cui la strategia delineata si riveli fallace, non incontri il consenso dei consumatori, o semplicemente si configurino pericoli e/o imprevisti a cui l’azienda non è in grado di far fronte con le risorse disponibili.

2) Brand strategy. La letteratura abbonda di riferimenti riguardo la connessione tra forza e reputazione del marchio e performance aziendali. Secondo le statistiche riportate da prestigiosi istituti di ricerca anglosassoni, una corretta pianificazione di brand strategy può apportare un valore aggiunto oscillante tra il 5 ed il 7 per cento al valore di un’intera società.

3) Sviluppare un’efficace strategia di differenziazione. Nel mercato contemporaneo il vantaggio competitivo rappresenta la capacità di un’impresa di operare in uno o più modi che la concorrenza non può realizzare. Tramite una corretta programmazione l’azienda può concentrarsi sulla creazione di vantaggi per il cliente (inteso come un segmento di mercato ben delineato e studiato), generando un elevato valore e un notevole grado di soddisfazione, elementi che conducono alla ripetizione dell’acquisto e quindi ad una significativa profittabilità.

4) Programmare una strategia competitiva, classificando i concorrenti  in base al ruolo svolto nel mercato (leader, sfidante, follower, impresa di nicchia), intraprendendo azioni specifiche in linea con i ruoli effettivamente svolti e/o ambiti.

Investire nella formazione delle risorse

Un vantaggio competitivo irrinunciabile, spesso colpevolmente trascurato dalle imprese nostrane, è l’investimento nella formazione del personale. Un mix di continuo aggiornamento, esperienze sul campo e focus sulle tecniche innovative, che permetta di implementare il bagaglio di hard skills, ma soprattutto stimoli e consenta di pensare in maniera complessa e creativa, aumentando le chance di successo nel complesso mercato attuale.
Ricercare talenti promettenti da inserire nella realtà aziendale è indubbiamente importante, tuttavia gli ultimi studi effettuati dalle maggiori società di consulenza nel campo delle risorse umane dimostrano come bisognerebbe focalizzarsi sulla fidelizzazione e sulla capacità di trattenere le risorse interne più preziose. Una scelta che si rivela vincente da svariati punti di vista:

– riduzione del turn over;

– evitare la perdita degli investimenti in formazione;

– riduzione generale dei costi;

– usufruire del bagaglio di esperienza delle risorse evitando che esse vadano ad arricchire i competitors una volta raggiunto un livello di eccellenza.

Quindi: scegliete gli obiettivi e costruite la strategia su di essi.

Non scegliere significa perdere.

Per studiare insieme una strategia