di Caterina Di Chiara*

L’efficienza energetica è lo strumento più economico per l’abbattimento delle emissioni, con un ritorno sugli investimenti spesso positivo e quindi da privilegiare per raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale, una maggiore sicurezza di approvvigionamento e lo sviluppo industriale del settore energia.

Con oltre 3,5 milioni di abitazioni certificate nel 2013, il 50% in più rispetto al 2012, l’Italia è tra le nazioni più avanzate nel settore della certificazione energetica degli edifici e sono ormai decine di migliaia i certificatori che svolgono, in modo anche esclusivo, questa attività professionale. Questo è quanto emerge dal “Rapporto 2014 sullo Stato di Attuazione della Certificazione Energetica degli Edifici in Italia” redatto dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) e presentato al Ministero dello Sviluppo Economico il 19 Dicembre scorso. L’attestato di certificazione energetica (ACE) riporta i risultati di un calcolo energetico che tiene conto del cosiddetto “sistema edificio-impianto” assegnando una classe energetica confrontabile (classi A+, A, B) permettendo così all’utente finale di riconoscere l’edificio più virtuoso, meno energivoro, quindi con minori costi energetici. L’attestato di certificazione energetica degli edifici da indicazione su quale edificio è meglio acquistare o affittare per spendere poi meno durante il suo utilizzo.

L’attestato di certificazione energetica è necessario in tutti i seguenti casi:

  • edifici di nuova costruzione;
  • ristrutturazione integrale;
  • demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria;
  • interventi migliorativi della prestazione energetica a seguito di interventi di riqualificazione che riguardino almeno il 25% della superficie esterna dell’immobile;
  • interventi di riqualificazione degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria con un rendimento più alto di almeno 5 punti percentuali rispetto ai sistemi preesistenti;
  • ad ogni intervento di ristrutturazione impiantistica o di sostituzione di componenti o apparecchi che possa ridurre la prestazione energetica dell’edificio;
  • cessione a titolo oneroso dell’intero edificio o di singola unità abitativa.

Eseguire una certificazione di un appartamento, villetta, ufficio, implica uno studio approfondito sia dell’involucro che degli impianti, oltre alla valutazione economica costi-benefici legati all’inserimento di isolanti, infissi poco disperdenti, impianti di riscaldamento di nuova generazione, domotica e controllo degli impianti di regolazione e distribuzione. Chiaramente il risparmio energetico è uno di questi perché ciò consente di risparmiare su uno dei temi di maggiore spesa per le famiglie: il consumo per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva. Alcuni esempi di cose da fare, per risparmiare nella propria casa:

  • installare pannelli solari. L’installazione di pannelli solari permette di produrre acqua calda sanitaria ed abbandonare quindi lo scaldabagno elettrico, oppure produrre calore risparmiando sulla bolletta del gas installando una caldaia a condensazione.
  • Passare alle lampadine fluorescenti. Le lampadine fluorescenti consentono di risparmiare una notevole quantità di energia e durano 13 volte più a lungo delle lampadine a incandescenza, con anche un notevole risparmio sulla bolletta! (in media 100 euro all’anno).
  • Comprare un frigorifero A+. Un nuovo frigorifero di tipo A+ per sostituire quello che ormai avete in casa da più di 10 anni vi permetterà di ridurre notevolmente le emissioni di CO2, e la vostra bolletta.
  • Controllare la caldaia. Periodicamente vanno controllati i radiatori e le valvole, il controllo dei fumi della caldaia, il funzionamento dell’impianto di riscaldamento e di condizionamento per evitare dispersioni energetiche inutili, va fatto almeno due volte l’anno.
  • Verificate anche lo stato dei vostri infissi, per evitare che esca troppo calore dal vostro edificio, e richiedete la certificazione energetica del vostro edificio, che vi permette di verificare la classe energetica del vostro appartamento e vi da consigli su come risparmiare energia.

Spegnete il computer. Il computer va spento come ogni altro accessorio in casa allacciato alla rete elettrica (tv, stereo) senza lasciarlo in stand-by. In tal modo si riducono dell’83% le emissioni di anidride carbonica e la bolletta. Si stima infatti che circa il 75% di tutta l’elettricità utilizzata in casa è consumata quando gli apparecchi sono in stand-by. Oggi molti edifici residenziali, commerciali, uffici e fabbriche utilizzano sistemi di illuminazione inefficienti che comportano alti consumi di energia elettrica con conseguenti costi elevati in bolletta.

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*Caterina Di Chiara

Laureata in Scienze Giuridiche a Roma, lavora dal 1983, in qualità di dirigente, nell’azienda di famiglia Servizi Energia Calore Srl che si occupa di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di impianti tecnologici, progettazione e realizzazione d’ impianti solari e fotovoltaici e di cogenerazione. Dal 2010 produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel 2005 ha ottenuto il Diploma Honoris Causa in Scienze della Comunicazione. Nel 2009, nell’ ottica di diversificazione del mercato, costituisce Esmeralda Srl che si occupa di progettazione, costruzione e gestione di immobili, atti a foresteria e locazione, centri sportivi, ed ha al suo interno una divisione che si occupa della progettazione e realizzazione grandi eventi in ambito culturale.