Conoscere e sviluppare strategicamente la capacità organizzativa

La capacità organizzativa è tra le competenze più utili che un dipendente possa mettere in campo nella propria attività. Ma come conoscere e sviluppare la propria competenza organizzativa?
 
Tutti le invocano, tutti le cercano, ma cosa sono le capacità organizzative e gestionali?

Come aiutare imprenditori e manager a capire in cosa consistono e come poterle valorizzare, al fine di incrementare la produttività e l’efficienza dei lavoratori all’interno della propria azienda?

Cosa sono le competenze organizzative?

Volendo dare una definizione sintetica, si tratta della capacità del lavoratore di riuscire ad organizzare molteplici compiti nella maniera più efficiente ed intelligente. Sono competenze di carattere operativo, utilizzate nelle più diverse tipologie di attività del dipendente.

Naturalmente, alla base delle capacità organizzative vi è una attenta pianificazione delle risorse e delle modalità necessarie per perseguire un certo progetto. Sotto questo profilo risulta importante la capacità di governare i tempi (cd. “time management”): la gestione intelligente delle priorità, il rispetto delle scadenze, l’efficiente allocazione delle risorse per la durata del progetto non sono altro che la traduzione in campo imprenditoriale di quanto già affermato da Teofrasto, antico filosofo e botanico greco: “Il nostro bene più costoso è il tempo”.

Tutto ciò diventa possibile se il lavoratore possiede, a sua volta, la capacità di controllare e monitorare le attività, nonché le conoscenze e l’esperienza necessarie a saper scegliere quali processi avviare e in che modalità, o quali modifiche apportare al progetto in caso di bisogno.

Ebbene, tra le capacità organizzative rientrano senz’altro le attitudini che il dipendente può mettere in campo: la precisione, l’ordine, l’analiticità sono soltanto alcuni dei caratteri che evidenziano la presenza di abilità di organizzazione. Un indicatore di capacità organizzative di un collaboratore è quello che l’uso di razionalità e metodo nel saper fronteggiare le emergenze. Soprattutto, è dotato di competenze organizzative il collaboratore che dimostra di saper di mettere in campo le abilità predette articolandole nel lavoro di squadra, manifestando così propensione al team working.

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Perché le competenze organizzative sono così importanti?

Potrete facilmente intuire che l’abilità dei dipendenti o del management di pianificare, individuare e gestire le priorità delle diverse attività aziendali al fine di conseguire più efficientemente gli obiettivi, sia una risorsa utilissima in ogni ambito produttivo.

Per un imprenditore è fondamentale verificare se i propri collaboratori siano in possesso delle adeguate abilità di organizzazione che occorrono alla sua impresa. Si tratta del passo necessario per poter, eventualmente, correggere il tiro e puntare alla formazione del personale o, viceversa, valorizzare al meglio competenze già esistenti.

In questo modo, l’impresa può ottenere anche importanti ritorni di carattere economico. Infatti, saper scegliere cosa fare e quando farlo, si traduce in un incremento di produttività e di efficienza: ciò, da un lato, riduce lo spreco di risorse e di energie inutili; dall’altro, migliorano i risultati di gestione per l’intera azienda.

Questo spiega anche perché, dal punto di vista dei lavoratori, sia molto importante saper mettere in campo ed illustrare al manager le proprie capacità di organizzazione. Ciò, infatti, incrementa l’appetibilità del dipendente e può influire decisamente sulle sue chance di carriera e di gratificazione economica. Le imprese, infatti, sono sempre più alla ricerca di dipendenti che sappiano organizzare le attività e capire su cosa concentrarsi.

Come valorizzare le capacità organizzative dei dipendenti?

Se per la vostra azienda puntate allo sviluppo e alla crescita, è impossibile sottovalutare gli aspetti che abbiamo finora considerato. Di qui l’importanza di saper gestire i propri dipendenti, sia individuando per loro percorsi di formazione in grado di incrementare capacità organizzative e gestionali non eccelse, sia, viceversa, per perfezionare le già buone doti di organizzazione del personale.

Le competenze organizzative, infatti, lungi dall’essere relegate al campo delle attitudini personali, possono essere efficacemente “addestrate” attraverso specifici e mirati percorsi di formazione, che si svolgono sotto forma di seminari, incontri, lezioni e formazione sul campo. Durante tali sessioni, i dipendenti vedono messe alla prova le proprie abilità di gestire impegni e risolvere problemi, attraverso appositi programmi di “coaching” organizzativo volto a correggere le carenze e perfezionare le qualità.

Ne consegue che imprenditori e manager – per valorizzare al meglio le capacità organizzative dei dipendenti – dovranno decidere di affidarsi ad organizzazioni ed aziende che possiedono le competenze necessarie per poter formare il personale. Infatti, considerata l’importanza delle finalità di una tale attività formativa, occorre scegliere programmi in grado di adattarsi alle specifiche personalità coinvolte e alle diverse esigenze dell’azienda: solo in questo modo, infatti, sarà possibile beneficiare di tutte le potenzialità (nascoste o meno) che i collaboratori possono mettere in campo per la crescita della vostra impresa.

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