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Progetto F.A.R.O.

Il 05 giugno u.s. si è realizzata a Palermo la prima giornata seminariale formativa-informativa nell’ambito del Progetto F.A.R.O.: formazione, animazione e ricerca per la creazione e la sperimentazione di un osservatorio regionale sulla formazione.

SDI è rappresentante del Raggruppamento Temporaneo di Imprese all’interno del Progetto e responsabile per la realizzazione del dispositivo dell’osservatorio. La nostra partecipazione attiva è giustificata dalla convinzione dell’importanza strategica dello strumento: la scelta di istituirlo, infatti, sottende ad un cambiamento radicale e innovativo del modo di intendere la formazione in Sicilia.

L’Osservatorio consentirà pertanto di orientare la nuova programmazione a livello regionale (2014-2020).

Dal resoconto sulla scorsa programmazione, è evidente che la difficoltà a livello regionale è quella di individuare in maniera sistematica quelli che sono i bisogni formativi, sia delle imprese che dei singoli individui. Benché ci sia l’accessibilità a molti strumenti, come per esempio i fondi comunitari e nazionali, la percentuale dei soggetti coinvolti che beneficiano di questi interventi è molto bassa (13,4% del totale, fonte ISFOL).

 Al primo incontro, svoltosi al Centro Culturale Biotos (via XII Gennaio, 2), hanno partecipato 15 funzionari/dirigenti del Comune di Palermo, Comune di Piana degli Albanesi, Provincia Regionale di Palermo, Dipartimento della Formazione Professionale e dell’Istruzione, OBR Sicilia, Legacoop e parti sociali (CGIL, UIL).

 In questa prima giornata seminariale, dal carattere fondativo, tesa all’aggregazione e alla conoscenza/motivazione dei partecipanti, l’obiettivo generico è stato quello di identificare le aeree critiche sperimentate dagli operatori nel proprio settore di riferimento, al fine di predisporre operativamente interventi formativi efficaci.

 L’attenzione che SDI ha posto in questa giornata, dall’interessante sviluppo e dalla partecipata condivisione, è sulla formazione e l’analisi dei bisogni formativi: gli aspetti critici, le problematiche e le esigenze che si sperimentano nell’operare degli utenti dei vari campi rappresentativi.

 Il nostro compito è stato, oltre quello di favorire la partecipazione attiva, quello di offrire strumenti e conoscenze ai partecipanti per lo sviluppo di una governance a 360°.

 Le esigenze emerse sono state:

1. il bisogno per ogni organizzazione/ente/istituzione di fare rete per avere la possibilità di partecipare in maniera attiva alla nuova programmazione;

2. l’importanza imprescindibile di collegare la formazione all’occupazione;

3. la creazione di un sistema di certificazione delle competenze (nascita di un “libretto formativo”);

4. integrazione di varie attività formative (non solo di aula – metodologiche, ma anche modelli e strumenti innovativi);

5. focus territoriale: importanza di una visione d’insieme dei bisogni a livello marco territoriale e non micro territoriale;

6. necessità di una programmazione futura  che tenga conto dei bisogni formativi dei dipendenti pubblici con azioni mirate e focalizzate alla crescita umana e professionale delle persone.

Per evitare che questo osservatorio sia l’ennesimo progetto incompiuto (dato il diffuso scetticismo nelle azioni finora attuate dalla Regione), per concretizzarsi nell’agito è necessario che i soggetti/enti coinvolti si percepiscano come AGENTI di un cambiamento del modo di fare ed elargire formazione, che non sia solo quindi una formazione imposta e dovuta dall’alto in quanto obbligatoria, ma che sia voluta, concreta e aderente rispetto a quelle che sono le esigenze di formazione reali.

 L’augurio per la nuova programmazione è di strutturare una formazione “ad hoc”, efficace ed efficiente.

 Domani si terrà il nuovo incontro seminariale in cui sarà trasferita ai partecipanti la metodologia di analisi del territorio e di progettazione basata sul modello G.O.P.P. (Goal Oriented Project Planning).