Rinunciare a costruire il futuro

Rinunciare a costruire il futuro

Per rifinanziare la cassa integrazione in deroga, dove si prendono i soldi? Dalla formazione continua!

Il decreto legge 54 del 21.5.2013 preleva 246 milioni di euro destinati alla formazione di lavoratori e cassintegrati (politiche attive per il lavoro) e li gira per la cassa integrazione in deroga (politiche passive per il lavoro).

Questa è l’ennesima dimostrazione di come in Italia si brucino risorse per la costruzione del futuro al fine di galleggiare nel presente.

Parliamo di questi due strani termini: politiche del lavoro attive e passive. Cosa vuol dire?

Le politiche passive del lavoro sono soldi a favore di lavoratori che hanno perduto l’occupazione (disoccupati) o che subiscono una sospensione temporanea dell’orario di lavoro e della retribuzione (pur restando in vigore il rapporto di lavoro). Si tratta quindi di sussidi transitori e selettivi volti ad “ammortizzare” le ripercussioni sociali della disoccupazione (da qui la definizione di ammortizzatori sociali). Sono essenzialmente “indennità” di disoccupazione. 

Le politiche attive del lavoro sono invece tutti quegli interventi che vanno ad incidere direttamente sul mercato del lavoro creando nuova occupazione o intervenendo a scopo preventivo o curativo sulle possibili cause della disoccupazione. A titolo di esempio L’OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) propone 5 gruppi di intervento quali sussidi all’occupazione,  creazione diretta e temporanea di posti di lavoro,  formazione continua,  sostegno finanziario e servizi per la nuova imprenditorialità, servizi per l’orientamento e collocamento lavorativo.

C’è una bella differenza!

Con le politiche passive ammortizziamo la caduta senza risolvere i problemi, con quelle attive si costruisce in maniera strutturale per il futuro.

Massima condivisione sull’esigenza di avere ammortizzatori sociali “passivi”, ma perchè prendere i soldi proprio dall’unico strumento che oggi aiuta imprese e lavoratori a reagire concretamente alla crisi: la formazione continua?

Alle aziende quindi diciamo: affrettatevi!

Prenotare oggi le risorse, anche per attività formative del 2014, è importante.

Contattate SDI per sapere come farlo.

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