energy-managementdi Antonello Mineo *

 

La domanda globale di energia sarà quasi raddoppiata nel 2050, oltre la metà della popolazione mondiale, infatti, sta entrando solo ora in questo mercato. Per trasformare l’Europa in un’economia ad efficienza energetica elevata ed emissioni di gas ad effetto serra ridotte, il Consiglio europeo ha stabilito che i Paesi membri si impegnino in modo fermo ed indipendente a realizzare, entro il 2020, una riduzione di tali emissioni di almeno il 20 %. Attraverso il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti alternative di energia. A tal proposito nel 2007 il Consiglio europeo ha inserito tra i suoi obiettivi energetici la formula “20-20-20”. E cioè più 20% di quota di energie rinnovabili, meno 20% di consumo di energia primaria dell’UE, meno 20% delle emissioni di gas serra. Ed è in preparazione una nuova direttiva sull’Efficienza energetica, le cui motivazioni principali sono mancato raggiungimento degli obiettivi con l’attuale trend e l’aumento dei costi legati alle nuove direttive “Emission trading”. I destinatari saranno la pubblica amministrazione, le imprese, il settore civile, l’Esco e gli incentivi alla cogenerazione ad alta efficienza. Nel settore industriale, che è responsabile di un terzo del consumo globale di energia e del 22% delle emissioni di gas serra, le grandi imprese dovranno essere soggette ad un audit energetico o alla applicazione di un “sistema di gestione dell’energia”, in ogni caso effettuati da una parte terza, per cui gli stati membri dovranno approvare programmi per lo sviluppo e l’applicazione di sistemi di gestione dell’energia alle PMI. Le attività di certificazione dei Sge – “Sistemi di gestione dell’energia” dovranno proprio soddisfare tali obblighi. Il potenziale per la riduzione dei consumi e il conseguente risparmio per le aziende è enorme e si trova grazie alla maggiore efficienza di motori, pompe, caldaie, al recupero di energia nei processi di produzione di materiali, nel riciclo degli scarti e nell’adozione di processi e materiali avanzati. La gestione efficiente dell’energia è al momento, e per il prossimo futuro, uno dei punti cardine per il successo di ogni tipo di organizzazione, al pari con la creazione di “cultura dell’energia” che porti a individuare gli impianti e le tecnologie migliori a  progettare i prodotti e scegliere i fornitori in modo adeguato e migliorare i comportamenti del personale. Grandi e piccole imprese cominciano, quindi, a guardare con grande interesse allo standard europeo Iso 50001 che fornisce una guida pratica per:

  • creare e/o ottimizzare un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE), con cui migliorare l’efficienza energetica delle organizzazioni;
  • fornire mezzi affinché chi sta all’esterno e chi opera internamente all’organizzazione, possa valutare gli aspetti specifici di un SGE e verificarne la validità (audit);
  • soddisfare la conformità alla legislazione cogente, anticipando le future richieste legislative e regolamentari

In particolare il Sistema di Gestione dell’Energia ha lo scopo di aiutare l’impresa a definire i principi di base che dovranno governare l’approccio dell’impresa alle sue responsabilità energetiche. Il che significa:

  • stabilire obiettivi di performance energetica bilanciando costi e benefici a corto medio, lungo termine;
  • valutare le risorse necessarie per conseguire questi obiettivi, assegnando le relative responsabilità e stabilendo le risorse;
  • elaborare specifiche procedure per operare in modo da contribuire all’utilizzo più razionale ed intelligente dell’energia;
  • trasmettere responsabilità e istruzioni ai vari livelli dell’organizzazione e formare gli addetti per una maggiore efficienza;
  • considerare le performance con riferimento agli standard prefissati e agli obiettivi, e apportare le eventuali modifiche;
  • comunicare internamente ed esternamente i risultati conseguiti allo scopo di motivare tutte le persone coinvolte verso un continuo miglioramento.

La “Iso 50001” è uno standard europeo che si basa sulla metodologia consolidata Pdca (Plan, Do, Check, Act), non descrive nel dettaglio la modalità con cui le attività operative aziendali devono essere condotte, ma identifica il framework che consente di avere un sistema di gestione energetico efficiente. Il Sistema di Gestione secondo il formato Plan-Do-Check-Act assicura che lo standard “Iso 50001” possa essere utilizzato da tutte le organizzazioni di qualsiasi dimensione e tipologia, con benefici sia per grosse multinazionali che in piccole e medie imprese. Il futuro quindi è delle organizzazioni energeticamente  efficienti ed ecosostenibili.

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* Antonello Mineo – Ingegnere, imprenditore nel settore dell’efficientamento energetico, Lead auditor qualificato Cepas per la ISO 50001