* di Claudia Lo Curto

Io non faccio contratti, loro mi fanno l’ordine e io invio la merce.

Questa è la frase che spesso si sente dire dagli imprenditori, che si affacciano sul mercato estero. E’ necessario sapere che anche l’ordine inviato tramite mail e il successivo invio della merce costituisce un CONTRATTO, in quanto un contratto non è altro che l’incontro di due volontà. Il problema di un accordo così concluso è dato dal fatto che definisce solo pochissimi aspetti tralasciandone alcuni di fondamentale importanza.

Il piccolo imprenditore è,  per sua natura, una persona positiva, in caso contrario non correrebbe il rischio di creare una sua propria impresa; questo lo porta spesso a sottovalutare le problematiche che potrebbero nascere da un contratto poco dettagliato, che a stento definisce il rapporto tra le parti e i conseguenti diritti e doveri ed a riporre una fiducia smisurata nelle mail in inglese inviate dall’altro capo del mondo.

E’ bene però essere consapevoli del fatto che le eventuali questioni nascenti potrebbero enormemente condizionare l’operatività  e l’efficienza aziendale andando ad erodere la competitività  ed i profitti dell’impresa.

L’esperienza vede ogni giorno imprese affrontare problematiche derivanti da un cattivo contratto quali; il ritardo nella consegna, la mancata ricezione di un servizio, ritardi nella fatturazione e quindi il ritardo nel pagamento ecc. Tutti fattori che determinano una grandissima perdita di tempo nonchè di denaro e quindi di efficienza, logorando tutto o in parte l’utile derivante da quell’affare.

Gli esempi sopra riportati rappresentano solo alcune semplici difficoltà  nelle quali si può incorrere se si fa l’errore di non stipulare un buon contratto che sia in primo luogo semplice e di immediata comprensione.

La corretta stesura di un contratto è maggiormente necessaria nel caso in cui le parti non parlino la stessa lingua ed abbiano culture differenti al fine di evitare ogni tipo di incomprensione.

E’ necessario sottolineare il concetto, di difficile comprensione per le nostre aziende, che il contratto sancisce la nascita di una relazione commerciale che si spera sia duratura. Esso non è un’arma da tirare fuori nel caso in cui il nostro partener viene meno ai suoi doveri, ma è lo strumento guida di tutta la relazione, ne definisce ogni passaggio, prevede gli ostacoli e le modalità  per superarli. Tutte indicazioni utili che hanno la finalità  di evitare i contenziosi e conseguentemente aiutare l’azienda a crescere economicamente senza perdite di tempo e denaro.

Un rapporto a lungo termine acquista un’importanza economica immensa per l’azienda, che potrà  fare delle previsioni economiche concrete non più basandosi su rapporti verbali e spesso evanescenti. Lo strumento contrattuale è quindi mezzo di pianificazione del business, di competitività  e di crescita.

Il contratto dove prevedere tutte le fasi della transazione ed è bene he venga utilizzato come un manuale d’istruzioni per la buona realizzazione, mattone dopo mattone, del progetto che unisce gli interessi economici di due volontà .

Per uscire fuori dalla logica del contratto difensivo partecipate al webinar I finanziamenti PO FESR per l’export e la contrattualistica internazionale. per i scriversi gratuitamente, clicca qui

* Claudia Lo Curto

Avvocato, laureata presso l’Università  Cattolica di Milano. Specializzata in diritto internazionale societario e commerciale, compliance aziendale e contrattualistica interna ed internazionale. Ha partecipato a diversi corsi in Italia e all’estero completando la sua formazione partecipando al master in Export Management organizzato dall’ICE. Parla e scrive perfettamente in Inglese e Spagnolo. Il lavoro dell’Avv. Lo Curto riguarda la complessità  dell’internazionalizzazione del business per massimizzare il valore dell’azienda. Tale obiettivo non può essere raggiunto senza pieno rispetto delle norme imposte dai diversi sistemi giuridici coinvolti.