Le Persone nelle organizzazioni, se ben gestite, producono di più e meglio.
Questa ricetta sembra una ovvietà, qualcuno potrebbe dire che si tratti di una affermazione lapalissiana. Ma, per quanto ovvia, quanti imprenditori e manager se la ricordano ogni giorno?
Cosa vuol dire gestire le persone? In molte imprese ricevo la risposta che gestire le persone significa comandare cosa debbano fare e pagarle.
Ma siamo sicuri che, agendo così, si facciano gli interessi dell’azienda e quindi dell’imprenditore?
La mia esperienza mi insegna che la risposta è un secco NO.
Gestire e guidare le persone è un complesso di attività finalizzate a massimizzare l’investimento aziendale in un dipendente.
Si tratta quindi di una serie di attività, che richiedono un mix di competenze sofisticato, che bisogna costruire all’interno dell’azienda o acquisire dall’esterno.
Non tutte le aziende possono permettersi un direttore risorse umane, ma alcune delle competenze necessarie possono essere acquisite nel tempo. Una altra grande opportunità è investire sui giovani opportunamente formati.
Gestire e guidare le persone è quindi un mix di attività che meritano, ognuna, uno specifico approfondimento.
Guardate il grafico riassuntivo, per cominciare a capire.
E questo non basta!
Bisogna infatti anche entrare nel merito della gestione dei processi aziendali.
In azienda si usano alcune tecniche per far questo. Quella che è risultata più semplice ed efficace è l’Activity Based Management che, se integrato con un approccio Lean all’organizzazione, opera su:
- lotta agli sprechi (usare solo ciò che è necessario);
- empowerment organizzativo (responsabilizzare le persone, dando loro strumenti e relative deleghe);
- focalizzazione sulla creazione di valore per il cliente (ciò che non crea valore per il cliente è uno spreco);
- coinvolgimento di tutto il personale (piani di comunicazione interna e formazione al teamworking);
- avvio di confronti sistematici con i concorrenti per identificare le best practices.
Quindi chi sa gestire risorse umane ha una buona dose di umiltà, che permette di continuare a studiare e mettersi nei panni degli altri, oltre che competenze tecnico-realizzative, gestionali e comportamentali o relazionali.
Gestire persone è il mestiere più difficile del mondo.

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