organiz01di Maurilio Cassataro*

Qualsiasi impresa esistente ha definito, in modo più o meno formale, all’interno della propria organizzazione ruoli e funzioni necessarie per conseguire le proprie strategie e per concorrere alla realizzazione del prodotto. Parimenti, la normativa inerente alla “Salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro” prevede la distribuzione, a vari livelli, di responsabilità, di ruoli e compiti specifici per il perseguimento della politica aziendale e per il rispetto di adempimenti previsti.

Ferma restando la centralità della figura del “datore di lavoro” nel disporre e vigilare nell’ambito del “sistema di gestione”, la normativa, sin dalla sua prima emanazione, prevede le seguenti figure:

  • Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
  • Medico Competente
  • Rappresentante dei lavoratori
  • Preposti
  • Addetti alle emergenze
  • Addetti al primo soccorso aziendale

Le figure sopra menzionate devono essere individuate, formate e nominate ufficialmente, integrando, di fatto, l’organigramma aziendale di qualsiasi organizzazione. Il responsabile del servizio, che può essere un interno o un esterno, oltre ai titoli previsti dalla normativa di riferimento, deve avere una pluriennale esperienza nell’ambito del settore di appartenenza dell’organizzazione. Il rappresentante dei lavoratori, liberamente scelto dai dipendenti dell’organizzazione, oltre allo specifico attestato di qualifica, deve possedere una congrua esperienza inerente ai processi aziendali e doti personali relazionali da poter spendere con i propri colleghi ed in fase di interazione con i responsabili del servizio e con il medico competente. Gli addetti alle emergenze ed al primo soccorso, devono essere in numero congruo all’esigenze aziendali ed individuati in modo tale da garantirne la presenza nelle sue diverse aree e processi interni.

Anche in questo caso è fondamentale eseguire un’accurata analisi integrata dei rischi così, come descritta precedentemente, con l’obiettivo finale di istituire un servizio di prevenzione e protezione per la “Salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro” che risponda ai crismi dell’efficacia e dell’efficienza.

La formazione per la “Salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”

La formazione dei dipendenti, da alcuni imprenditori, è considerato uno degli aspetti fondamentali per lo sviluppo della propria impresa. Il numero degli imprenditori sensibili agli aspetti formativi però è davvero ridotto, nonostante il fatto che questi stessi potrebbero testimoniare, con dati reali ed ingenti alla mano, di aver raccolto i frutti del loro impegno in tal senso, adducendo argomentazioni puntuali e specificatamente riconducibili alla loro realtà.

I professionisti del settore della formazione e dell’analisi della gestione e della vita delle aziende, hanno imparato a classificarle, oltre che in funzione dell’attività svolta, della grandezza, e di altre caratteristiche distintive, anche rispetto alla loro capacità di cavalcare l’innovazione, di recepire gli input provenienti dal mondo esterno per trasformarli in idee di crescita e sviluppo. Le aziende più attente si sono sempre contraddistinte per l’attenzione rivolta alla crescita professionale dei propri dipendenti e alla percezione che i dipendenti siano consapevoli del proprio ruolo all’interno dell’organizzazione.

Il concetto di “consapevolezza” pervade tutti i sistemi di gestione aziendale avanzati. È presente nella ISO 9001 “Sistemi di gestione della qualità”, nella ISO 14001 “Sistemi di gestione Ambiente”, nella BS OHSAS 18001 “Sistemi di gestione dalla salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro”, ed in altre norme internazionali che presuppongono l’implementazione di un sistema di gestione aziendale. Ritornando, perciò, all’analisi integrata del rischio discussa nel paragrafo precedente si può aggiungere un tassello fondamentale, definibile come il “rischio risorsa umana”. Nell’ambito di un processo, risulta, infatti, di fondamentale importanza che le risorse umane abbiano acquisito:

  • le competenze necessarie per svolgere il proprio ruolo;
  • l’addestramento specifico, relativamente all’utilizzo di impianti, macchinari, procedure operative, etc.
  • la conoscenza esaustiva dell’ambiente in cui operano;
  • la conoscenza esaustiva dei requisiti del prodotto o servizio che concorrono a realizzare;
  • la capacità di relazionarsi con i colleghi di lavoro, con le funzioni responsabili a cui si riferiscono e con il personale che eventualmente coordinano.

In altre parole, le risorse umane, e cioè i lavoratori, devono essere pienamente consapevoli ed avere il controllo:

  • di ciò che stanno realizzando;
  • del proprio ruolo all’interno del processo;
  • dei rischi a cui sono esposti.

La risorsa umana pertanto si propone, quindi, come un altro punto fondamentale nella integrazione dei processi e nel perseguimento del concetto di efficacia e di efficienza. Con riferimento specifico alla tematica “Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”, la normativa esistente ha sancito, con grande attenzione, quali sono le esigenze di formazione a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale, come già in parte accennato nel paragrafo precedente. Essa è prevista, infatti, in modo specifico per le funzioni di responsabili, per gli addetti alle emergenze, per gli addetti al primo soccorso,  e per quelli a cui spetta l’utilizzo di particolari attrezzature e macchinari. Inoltre, per tutti i lavoratori è prevista una formazione generale in funzione della categoria di rischio a cui appartiene l’organizzazione e una formazione sui rischi specifici individuati nell’ambito dei processi realizzativi. Pertanto, l’imprenditore dovrà tener conto di tale aspetto e sarà suo compito, in condivisione di intenti con i responsabili del servizio e dei processi, individuare le esigenze di formazione del personale, integrando gli aspetti strettamente connessi alla “Salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro” con altri aspetti che possono venir fuori da un’accurata analisi integrata dei rischi aziendali.

Maurilio Cassataro – Ingegnere con esperienza ventennale nella consulenza sulla certificazione di sistemi organizzativi certificati. Lead auditor per primari enti di certificazione internazionali. Ricopre in alcune aziende anche il ruolo di Responsabile Qualità, Responsabile HACCP, Responsabile Sicurezza, protezione e prevenzione (D.Lgs.81/08). Ha condiviso le sue competenze quale formatore in progetti di formazione continua e manageriale.

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