Sostenibilità ambientale solo per far fronte ai nuovi quadri normativi?

Il tema della sostenibilità ambientale per le aziende è sempre più vivo e utilizzato anche per strutturare campagne di marketing, ma si tratta solo di una moda o di una reale convenienza per chi mette in campo strategie ecofriendly?
L’attenzione all’ambiente ha portato la politica a riforme che hanno impattato in maniera significativa sull’orientamento green da parte delle imprese.

Un esempio semplice, ma significativo, è dato dalla ‘storia’ delle buste in plastica. Si è iniziato a pensare che l’uso di buste dovesse essere ridotto e così il sacchetto della spesa è diventato a pagamento. Poi è diventato obbligatoriamente biodegradabile e le ultime norme prevedono che perfino la busta per la pesatura della frutta abbia un costo per l’utilizzatore finale.

Questo esempio, noto a tutti, dimostra che le normative possono prendere in ogni momento una piega green. Le aziende, già preparate a svoltare in questa direzione, riusciranno agevolmente ad adattarsi, qualora una nuova legge impattasse pesantemente sul processo di produzione o distribuzione aziendale.

Orientarsi all’ecosostenibilità è quindi prima di tutto una vera e propria impostazione mentale dell’organizzazione aziendale; una strategia da perseguire quotidianamente, che da frutti nel medio periodo.

Il fatto che aziende importanti diano valore all’ambiente genera sicuramente un processo di emulazione in quelle più piccole, ma è chiaro che se il tessuto imprenditoriale prende specifiche direzioni c’è una motivazione pratica ed economica e non solo ideologica.

Quando essere sostenibile conviene

Una strategia basata sulla sostenibilità non serve solo ad adattarsi agli impatti di norme future, ma anche ad usufruire di importanti opportunità di mercato date dalle continue agevolazioni per il consumatore finale.
Negli anni passati interessanti normative sul risparmio energetico hanno dato una forte spinta al settore fotovoltaico. Chi ha deciso di usufruire di questi incentivi è riuscito a realizzare impianti moderni a costi contenuti. Questo ha portato ad un’efficientamento energetico delle imprese e in alcuni casi ha portato profitti perché l’energia in eccesso prodotta dai pannelli è stata rivenduta.
Altri esempi di sostenibilità conveniente sono dati da tutte le politiche di riduzione degli imballaggi.
Spesso i packaging sono sovradimensionati rispetto al prodotto contenuto o comunque sono presenti confezioni nelle confezioni. Scegliere un imballo sufficiente a garantire la protezione dei prodotti e con un design accattivante consente di risparmiare ed essere attrattivi senza rinunciare alla piacevolezza estetica.

La strategia di sostenibilità va comunicata all’esterno.

Un ultimo aspetto che rende la sostenibilità un forte strumento di competitività aziendale è la sua integrazione nella strategia di marketing.
Sembra infatti che negli ultimi anni i consumatori siano sempre più attenti al tema e considerino l’attenzione all’ambiente un sinonimo di qualità ( o un modo per mettersi a posto con la coscienza…).
Questo si traduce in una maggiore disponibilità a spendere di più per un prodotto considerato green.
Numerose aziende italiane stanno traendo profitto da questa idea. Alcune hanno interamente basato la loro strategia di vendita su questo vantaggio competitivo.
É il caso di realtà come Armadio Verde che si occupa dello scambio di articoli di abbigliamento per bambini e ragazzi fino a 16 anni.
In pratica l’azienda acquista e vende a costi molto contenuti indumenti usati per giovanissimi. Questo consente alle mamme di vestire i loro bimbi risparmiando e allo stesso tempo di avere un atteggiamento green grazie alla politica di riuso messa in campo.

Altre note aziende italiane hanno usato l’ecosostenibilità come punto di forza del loro marketing.
Si può ad esempio pensare alla nota gelateria Grom. L’importante realtà produttrice di gelati, si caratterizza per la naturalezza dei suoi prodotti. In linea con questa sua peculiarità, garantisce che tutta l’attività di produzione e distribuzione venga realizzata con particolare attenzione alla sostenibilità. Coppette, cucchiai e tovaglioli sono infatti biodegradabili.

Una politica di questo tipo rafforza il marketing offrendo al pubblico un’immagine di coerenza rispetto alla strategia aziendale.
Questo significa rafforzare la propria credibilità ottenendo maggiori vendite e di conseguenza in un vantaggio competitivo sui concorrenti.

In sintesi, una forte e coerente strategia green da tra livelli di possibili vantaggi:

  1. Più veloce adeguamento ai cambiamenti normativi che sono sempre più rigorosi;
  2. Disponibilità di nuovi spazi di mercato da conquistare;
  3. Un marketing di valori positivi che rende l’azienda meglio accolta dal mercato.

Insomma una svolta green ha sicuramente un grande valore sociale, ma per le aziende che vogliono restare sul mercato è sicuramente una necessità, un modo per risparmiare e un vantaggio da sfruttare a fini di marketing.