Innovazione aziendale e sviluppo dei territori: come sono legati?

Da sempre l’innovazione aziendale è un elemento fondamentale e imprescindibile per assicurare la competitività dell’impresa. Infatti l’uso delle più recenti tecnologie o modalità produttive, applicate al proprio settore, permette di avere un vantaggio rispetto ai concorrenti e di poter andare incontro ai bisogni della clientela che sono in continua evoluzione.

Ad esempio, diventa possibile migliorare e velocizzare la produzione, evadere più rapidamente gli ordini e assicurare il rispetto di elevati standard qualitativi. Al tempo stesso negli ultimi tempi è stato sottolineato come il binomio innovazione e competitività possa essere applicato all’ambito sociale e dei territori. Infatti diventa possibile dare vita a istanze di cambiamento ed evoluzione caratterizzate da un alto potenziale di emancipazione socio-politico e di valorizzazione del contesto di riferimento. Ciò non vale soltanto per le grandi aziende, ma persino per le piccole e medie imprese. Adottare una politica di miglioramento continuo all’interno delle PMI permette di avere ricadute benefiche ed effetti positivi sull’intero territorio, dando luogo a uno sviluppo a medio e lungo termine che coinvolge un alto numero di soggetti e attori. Questo fatto è reso possibile dalla creazione di sinergie di sviluppo basate appunto sulla necessità di garantire la competitività delle aziende.

Da un lato i concorrenti dell’impresa che ha adottato per prima le innovazioni responsabili della sua crescita sono spinti a seguirne l’esempio, in base ai naturali processi di competizione. Questo porta sempre in alto la creazione di ricchezza e posti di lavoro per la comunità.

Al tempo stesso l’intero sistema economico beneficia di queste modalità perché la tendenza a imitare questa tendenza coinvolge, nella maggior parte dei casi, persino soggetti e operatori che appartengono ad altri settori.

L’importanza delle innovazioni e della loro contestualizzazione

Varie amministrazioni pubbliche hanno rilevato come l’adozione di innovazioni nei processi produttivi, distributivi e strategici da parte delle piccole e medie imprese abbia ricadute notevoli sulla stessa struttura dei territori e sul loro sviluppo sociale ed economico. Ciò non vale soltanto per le soluzioni del comparto industriale, ma anche per quelle relative al terzo settore, all’erogazione dei servizi, al commercio e al turismo. La competitività diventa una vera e propria occasione per spingere altri operatori e ambiti a innovare e modernizzare comparti economici molto diversi tra loro. Il miglioramento aziendale viene quindi inserito all’interno di un’ottica di sistema e consente alle PMI di potersi adeguare alle richieste di mercati sempre più complessi e dinamici. Di conseguenza le imprese risultano avere una posizione molto più salda e consapevole, oltre a essere in grado di rispondere meglio ai futuri sviluppi del comparto di riferimento e di quelli collegati.

Naturalmente occorre tenere a mente la responsabilità delle amministrazioni che devono mettere a disposizione delle imprese le infrastrutture necessarie per inserire l’adozione di innovazioni da parte delle aziende all’interno di un processo consapevole di evoluzione che coinvolga l’intero territorio. Tuttavia questo non deve rappresentare un alibi per le imprese che, vista le enormi carenze della latitanza della pubblica amministrazione, rinunciano al ruolo di primi innovatori all’interno delle comunità.

Sono molte le soluzioni che si possono mettere in atto. Tuttavia, molto spesso, si punta alla realizzazione di un vero e proprio rapporto di partnership progettuale e strategico tra aziende, attori privati e soggetti pubblici con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la crescita delle PMI nel territorio. L’elemento umano diventa un fattore di primaria importanza per supportare le innovazioni e le competenze diverse e complementari che permettono di ottenere risultati ottimali. Infatti la valorizzazione delle imprese non può prescindere dal legame di questi soggetti con l’economia nel suo insieme e con la cultura del territorio. L’innovazione, infatti, necessita di competenze adeguate da parte dei lavoratori coinvolti e solo una continua, attenta, personalizzata, competente azione di formazione in azienda può rendere le imprese pronte a raccogliere la sfida del cambiamento continuo.

Per non essere solo ad affrontare questa sfida

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