Per recuperare il piacere del percorso e migliorare l’esperienza lavorativa, il walking è un metodo di formazione esperienziale valido e  sempre più utilizzato nelle piccole e medie imprese.

Infatti, il lavoro è spesso un luogo stressante in cui la continua ricerca di risultati a breve, in particolare per coloro che rivestono ruoli dirigenziali come i i quadri e i manager, può fare perdere di vista lo sviluppo di lungo periodo che deve essere la stella polare di manager e imprenditori.  .

Cos’è il walking

Se siete interessati ad offrire ai vostri dipendenti un’esperienza tendente a migliorare le prestazioni, dovreste provare i percorsi di walking organizzati a questo scopo.
Walking indica il camminare e non rappresenta solo il percorso verso una meta, un obiettivo, ma in senso metaforico il viaggio dentro se stessi che può portare alla scoperta di luoghi spesso inaccessibili. Durante la camminata non si esercitano solo le gambe e gli occhi. Immersi nel verde, tra giochi di luce, si possono vivere a ogni passo nuove esperienze fisiche e mentali.  Ne è dimostrazione il fatto che molti scrittori hanno dichiarato di aver avuto idee e che alcuni progetti sono nati proprio durante delle camminate.

Il metodo formativo intervalla il cammino con briefing e prove che sono la metafora di dinamiche aziendali, secondo lo spirito dell’outdoor training.

Il walking è adatto a tutti. Ad esempio, se in organico vi sono dei creativi, come ad esempio coloro che si occupano della comunicazione, pubblicità, marketing, un percorso formativo di walking può aiutare ad avere risultati migliori. Il walking come formazione esperenziale si basa sul cambiamento e quindi sulla versatilità e il senso di adattamento. Boschi, fiumi, montagne, cambiamento climatico, impongono di superare nuove sfide adattarsi all’ambiente mutevole, superare disagi. La capacità di adattamento e di risoluzione di problemi, problem solving, è quotidianamente messa alla prova in coloro che in un’azienda si trovano in una posizione di preminenza come quadri e dirigenti che devono avere l’abilità di affrontare e risolvere anche gli ostacoli che possono interessare il lavoro di collaboratori sottoposti alla loro direzione.

Walking: il rapporto con il tempo

Chi si occupa di organizzare percorsi walking solitamente offre diverse opportunità, infatti, vi possono essere percorsi di gruppo o individuali, inoltre la durata può essere di una sola giornata o più giorni.
Il walking come metodo di formazione esperenziale per quadri e dirigenti viene organizzato in modo che il fine non sia la meta da raggiungere; in questo modo si apre la possibilità anche ad un nuovo modo di rapportarsi al tempo. Le giornate di un lavoratore sono scandite da appuntamenti, obiettivi da raggiungere entro una determinata ora e quindi il tempo diventa motivo di stress, una corsa continua, la sensazione che non sia mai abbastanza. Il lungo cammino porta ad una nuova scansione del tempo dettata dall’ambiente e da se stessi e permette a sentimenti diversi di emergere proprio a causa dell’abbondanza di tempo. Il cammino inoltre è considerato come forma di meditazione, questo è dovuto al ripetersi cadenzato dei passi e alla respirazione che diventano una sorta di mantra in grado di far emergere anche i pensieri più reconditi e spesso si tratta di pensieri più creativi e leggeri rispetto a quelli che si creano nel ritmo urbano.

I vantaggi del walking

Il walking come metodo di formazione esperenziale è utilizzato già da molte imprese per lo sviluppo delle capacità di quadri e manager in quanto aiuta a migliorare alcuni aspetti, ad esempio:

  • la capacità di lavorare in gruppo ascoltando anche le esigenze degli altri e le loro idee e valorizzandole;
  • tenacia e perseveranza: il dover affrontare percorsi insoliti, spesso scoscesi in cui vi sono notevoli variazioni di pendenza, sentieri rocciosi, umidi, variazioni della luce, impone di dover avere tenacia per riuscire ad adattarsi a tutti i cambiamenti e questo costituisce un ottimo esercizio per rafforzare la propria tempra e adattarsi a condizioni mutevoli di lavoro;
  • le difficoltà affrontate durante il percorso portano anche ad aumentare la fiducia in sé e questa è molto importante, in particolare, per chi ha un ruolo dirigenziale in azienda e deve guidare anche gli altri;
  • flessibilità: essenziale per riuscire ad affrontare i piccoli grandi intoppi che ogni giorno ci sono in azienda;
  • equilibrio emotivo: il rapporto con la natura, le passeggiate in ambienti incontaminati, la meditazione che si è vista in precedenza, permettono di riappacificarsi con il proprio io, con il lato più intimo dove sono nascoste le emozioni che spesso restano sopite quanto si è concentrati tutto il giorno sul lavoro. Questo permette di rafforzare il proprio equilibrio emotivo e quindi di gestire meglio anche le situazioni più stressanti senza che queste si riversino su collaboratori. L’equilibrio emotivo consente anche di creare un ambiente di lavoro più armonico e produttivo.

L’insieme dei vantaggi che avete potuto notare ha portato sempre più aziende a scegliere  percorsi di formazione che esulino in senso stretto dal miglioramento delle competenze in ambito lavorativo, ma siano tendenti a migliorare il modo di essere della persona in modo che sia capace di dare sempre il meglio di sé.

Mi piacerebbe confrontarmi su questo tema.

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